giovedì 18 dicembre 2008

Diobon... vi sembra normale che per avere un minimo di tempo da dedicare a questo spazio si debba arrivare alla combo influenzale totale? Tutti a casa. Moglie e prole compresi. E meno male che si era fatto il vaccino, altrimenti che sarebbe accaduto? A ogni modo vi propongo una piccola "comparison" musicale che ho in testa da qualche giorno, della serie "trova le differenze" a mo' di Settimana Enigmistica. D'accordo... i due brani hanno origini talmente differenti che l'ipotesi che uno abbia ispirato l'altro è alquanto remota. Però io ci trovo davvero più di un'assonanza, e ve li propongo "as they are".

Final Fantasy IX - Beatrix & Steiner theme: ascoltate bene il secondo bridge, da 0:31 in avanti.




La Sposa Cadavere - Duetto

domenica 9 novembre 2008

Non cambiate canale

"Così tante cose da fare e così poco tempo" soleva dire spesso un mio vecchio e sorridente amico. E come dargi torto, visto che sono almeno tre settimane che ho in mente di scrivere qualcosa di intelligente qui dentro (prima o poi lo farò... lo giuro!), ma non c'è modo e nemmeno animo di mettersi a farlo. La famiglia è rientrata nel consueto ciclo invernale dello scambio microbico senza compromessi, mentre il lavoro sta restituiendo più casini di quanto siano soldi e soddisfazioni. Pace e bene comunque... qui siamo e qui rimaniamo. Tra una prodezza balistica e l'altra di Ronaldinho abbiamo giusto il tempo di fare quattro chiacchiere tra amici sinceri e raccontarci di quanto siamo felici, nonostante lo sbattimento. Perchè se c'è chi cambia rivista, donna e prospettive, c'è anche colui che al momento sta bene come sta, soprattutto tutto.

venerdì 26 settembre 2008

Il cuore nella pentola (antiaderente)

Io non so cucinare.
Sono sempre stato uno di quelli che prefersce stare con le gambe sotto al tavolo e la forchetta in mano, nell'attesa che chiunque si trovi ai fornelli produca cibo per il mio manducare. Non che non mi piacerebbe saperlo fare... è solo una questione di sacra pigrizia. La sopravvivenza è garantita comunque da un forno a microonde tuttofare e dalla consapevolezza di saper scaldare una bistecca sulla piastra o di poter maneggiare uno scolapasta senza lasciarci le dita.
Pigrizia, dicevo. Forse anche per colpa del mio precedente lavoro da negoziante, che non lasciava spazio a null'altro che al sudore della fronte e alla stanchezza assassina del sabato sera o delle domeniche dicembrine.

Però... ultimamente qualcosa è cambiato.

Mi metto ai fornelli con piacere. Cerco di combinare qualcosa di più elaborato di un semplice uovo alla coque. Tento di incrociare sapori e sperimentare semplici combinazioni di pietanze. Il tutto sotto l'occhio un po' vigile, un po' compiaciuto e un po' commiserevole di mia moglie, che mi fa da mentore e tenta di spornarmi in questa nuova passione. E, alla fin fine, fa nulla se l'ultimo tentativo di omelette è terminato con amarezza sul pavimento della cucina per una manovra elefantiaca del sottoscritto. Come detto, io non so cucinare. Ma almeno ci sto provando, e questo mi diverte assai.

Se qualcuno volesse presentarsi per cena, si ricordi di portare con sé il digestivo e qualche taumaturgica pastiglia di Malox.

mercoledì 3 settembre 2008

Mia moglie



Mia moglie è tutto per me.
Mia moglie mi ama per quello che sono, senza compromessi.
Mia moglie riesce a farmi sentire importante anche quando mi sento l'ultimo.
Mia moglie è la mia migliore amica, la mia amante perfetta, la mia analisi e la mia sintesi.
Mia moglie è una madre affettuosa, presente e serena; intransigente e al contempo dolce con i figli che Dio ci ha regalato.
Mia moglie è intelligente, perchè sa il fatto suo senza farlo mai pesare alle persone che le stanno attorno.
Mia moglie è paziente, perchè conosce i miei difetti e li sopporta senza esserne succube.
Mia moglie mette cuore, passione e abnegazione in tutte le cose che fa, sia in quelle piccole che nei progetti di una vita.
Mia moglie cresce assaporando ogni momento, dalla più insignificante gioia quotidiana agli attimi più elevati.
Mia moglie è maestra di vita, ma è anche aperta a ogni esperienza che la vita stessa le concede ogni giorno.
Grazie di avermi fatto tuo, amore mio!

domenica 31 agosto 2008

Are you somewhere feeling lonely?

Non so se avete mai avuto un amico di penna. Io sì, ai tempi delle medie e del liceo. Si trattava, a dirla tutta, di un'amica. Heather Harelip, felicemente cresciuta a Gentryville, un piccolo paesino dell'Indiana a un paio d'ore di macchina da Indianapolis. Fa parte di quelle esperienze che ti porti dietro sempre, anche quando si esauriscono spegnendosi dolcemente in quel passaggio tra la pubertà e l'età adulta, dove tutto cambia così vorticosamente che ogni mattina ti svegli con una faccia completamente diversa da quella con la quale sei andato a dormire. Ogni tanto Heather mi torna alla mente. Non solo lei, ma anche tutte le promesse vane che ci siamo fatte e ripetute negli anni, di come sarebbe stato meraviglioso incontrarsi e magari far nascere qualcosa. L'indirizzo è perso e ogni ricerca nella Rete tentata ciclicamente (da Google a Facebook) si è sempre rivelata vana. Io non demordo comunque... per lo meno, grazie a Google Maps, ho potuto farmi una piccola idea di dove finissero le mie lettere e che cosa lei intendesse quando mi confidava che avrebbe voluto andarsene il più in fretta possibile da un paese abitato da "dead men".

venerdì 8 agosto 2008

Un nuovo giorno, un giorno nuovo

C'è una cosa che cerco sempre di fare quando mi sveglio al mattino, e cioè di predispormi aperto alle cose nuove. C'è sempre almeno un momento della giornata che deraglia dalla normale routine e che più essere foriero di opportunità, di regali inaspettati, di arricchimento. Che poi - per carità! - mica detto che debba essere per forza originato da uno spunto impegnato, vedi il freak che non impegna. Saperlo cogliere non è sempre facile, ma mettersi fin dalla prima colazione nella forma mentale di abbracciarlo senza compromessi è un primo passo verso il buon vivere. E allora "bentornato a questo sole, nelle camere di tutto il mondo..."

ps: Ultimo giorno di lavoro... una settimana da dedicare alla famiglia, al riposo e (finalmente) anche a questo piccolo spazio vitale.

mercoledì 9 luglio 2008

You came, and changed the way I feel..

Giusto per navigare un po' nei temi della nostalgia canaglia, ho aprofittato dell'assenza dell'intera famiglia per mettere un po' d'ordine in vecchie cose nascoste nei posti più infognati della casa. Nella quantità incredibile di oggetti, foto, lettere e ricordi che sono emersi dal nulla del tempo, ciò che mi ha suscitato fomentazioni nostalgiche sono due poster che campeggiavano nella mia cameretta quando il corpo non era in grado di contenere il testosterone che vi circolava dentro. In realtà si tratta di una foto in lingerie di Patsy Kensit (la cantante degli Eight Wonder) e di un poster alterttanto sexy di Kim Wilde. Impazzivo... letterlamente!
Meteore o poco più, ma che all'epoca hanno segnato non poco i miei gusti in fatto di donne, visto che non per nulla ho sposato una bionda dai tratti vagamente nordici. Spinto dalla curiosità di vedere che fine hanno fatto le due di cui sopra, ho sfruttato il potere del sempre utile Youtube. Il risultato, che vedete poco sotto, ci dice due cose: A) se una nasce gnocca, ci resta tutta la vita; B) c'è gente che vive per decenni sfruttando un solo piccolo momento di gloria.


Kim Wilde - You Came in un live del 2006



Patzy Kensit in un'intervista all'inizio di quest'anno. Diversamente da Kim (peraltro più vecchia di otto anni), temo la presenza di un po' di chirurgia plastica...

venerdì 13 giugno 2008

Old, in tutti i sensi (parte 2)

Bon... ieri è uscito Metal Gear Solid 4. Uno Snake invecchiatissimo ne è il protagonista, in quello che sembra a tutti gli effetti il degno epitaffio della sua esistenza digitale, almeno stando alle parole di papà Kojima e di quelli che - bontà loro! - se lo sono già finito. Io, che sono "old" dentro, ho invece iniziato a giocare a Metal Gear Solid 3. D'altronde, o le cose si fanno con un criterio di consequenzialità temporale logica, o è meglio lasciarle nel cassetto e bella lì. La cosa incredibile è che, all'uscita di Metal Gear Solid 3, mi sono bevuto tutto d'un fiato il secondo capitolo, così da avere tra i neuroni il background adatto a comprendere gli accadimenti del terzo. Peccato averci impegato quasi quattro anni prima di riprendere in mano il pad e terminare il lavoro... Old, in tutti i sensi (Snake e il sottoscritto).

venerdì 30 maggio 2008

Il lavoro nobilita l'uomo

Bah... sarà. Non che mi disipaccia lavorare, anche perchè, come molti miei colleghi, ho la (s)fortuna di fare tutto sommato un mestiere che bene o male corriponde a quelli che sono i miei interessi e le mie attività ludiche. Però ci sono dei periodi dove, anzichè nobilitato, mi sento un po' come un granello di sabbia subito dopo che è stato compresso col catrame da un rullo compressore. Gli ultimi quindici giorni sono stati un vero disastro sotto questo profilo. La mia gilda di EQ2 ha denunciato la mia scomparsa ai carabinieri, la mia famiglia mi vede transitare a orari random per il salotto, mentre le belle cose che avrei in mente di scrivere in questo blog sono in coda a tutta un'altra serie di faccende inderogabili (derogate comunque!) della mia vita privata.
Lavorare per vivere, vivere per lavorare.
Tra le due, scelgo di vivere.

mercoledì 14 maggio 2008

Fate tre passi indietro, con tanti auguri

Odio il caldo. Ma lo amo, anche. O meglio, ho iniziato ad amarlo da quando sono genitore. Da quando ,cioè, ho scoperto che d'inverno i bambini riescono a prendersi tutte le malattie esistenti, dal banale raffreddore all'Ebola, senza passare dal Via e ritirare le ventimila. Ecco... ci sono dei momenti dove me ne andrei volentieri in prigione senza usare la carta degli Imprevisti, quella che ti libera in cambio di qualche spicciolo (e qui ci sarebbe da soffermarsi un po' su come quelli del Monopoli fossero avanti in quanto a visione della giustizia) e senza attendere il doppio dado. Tre turni di stop, come nelle migliori squalifiche sportive quando mandi l'arbitro affanculo, a meno di non chiamarsi Totti. Il primo caldo, quello vero, mi distrugge tutta la poesia della primavera. E soffro. Soffro come un pinguino sulle dune del Sahara. E comunque mi rallegro del fatto che d'estate la prole non è soggetta a microbi di ogni tipo. Sarebbe tutto più sopportabile, se non fosse che Matteo ha 39° di febbre. Vi regalo Viale Dei Giardini e Piazza Della Vittoria, ma vi prego... rimettetemi in prigione.

giovedì 1 maggio 2008

GTA IV intro

Niko: "Hai qualcosa in serbo per me?"
Io: "No, lo sai che parlo solo italiano."

martedì 29 aprile 2008

Aranciacida

L'amarezza del tradimento

giovedì 24 aprile 2008

Old, in tutti i sensi

Qualche sera fa io e mia moglie siamo faticosamente riusciti ad arrivare in fondo alla prima stagione di 24. Lo so… siamo un po’ old (su Sky/Italia1 sono arrivati alla sesta giornata, più o meno) ma che ci volete fare: il tempo è quello che è, così come le occasioni per starsene un po’ svaccati sul divano a “sbelinare”, come direbbe un mio amico genovese. Old, insomma… una vita vissuta in differita, per molte cose. Spulciando un po’ il web per informarmi ulteriormente sulla trama e sugli attori ho amaramente scoperto che Kiefer Sutherland (Jack Bauer) e Sarah Clarke (Nina Myers) all’epoca delle riprese avevano rispettivamente 35 e 29 anni. Cioè, voglio dire… la percezione che ho avuto guardando le puntate del serial è che quella gente sullo schermo fosse decisamente più vecchia di me, mentre in realtà uno aveva più o meno la mia età, mentre l’altra ben sette anni in meno! Porco mondo! Io mica mi vedo così vecchio quando mi guardo allo specchio… Old?

lunedì 21 aprile 2008

Kaspita!

È grazie a Ted Disbanded se ogni tanto mi capita d'imbattermi in qualcosa di veramente interessante e creativo, come questa pubblicità della nuova Ka in Argentina. Che ne penseranno a Buenos Aires dove, a dispetto del nome, l'aria è un po' pesantina di questi tempi?

Teo

Per lui ci sarò sempre...


domenica 20 aprile 2008

Canta che ti passa

Ieri sera, dopo l’ennesima settimana di passione dovuta a febbri assortite e microbi vari, siamo riusciti a organizzare una bella serata tra amici, con tanto di abbuffata a base di salumi e raclette. La pietanza forte della serata è stata però un’altra. Con lo stomaco pieno e un po’ di alcool nelle vene, abbiamo deciso di cimentarci in una sessione canora con l’appena acquistato Singstar per PS3. Beh… mai scelta fu più azzeccata per rendere la serata di ieri indimenticabile, a riprova che le idee semplici sono ,alla fin fine, le migliori. Un paio di microfoni, qualche euro per comprare i brani preferiti dallo store online e un po’ di voglia di fare i cazzari senza inibizioni: il gioco è presto fatto! Dopo un anno che sta nel mio salotto a fare di tutto tranne che la console per giocare, finalmente la PS3 ha trovato modo di lasciarsi usare per la sua funzione primaria. Meglio tardi che mai!

lunedì 14 aprile 2008

Ancora una e smetto

La settimana delle meraviglie. Moglie e figlia con febbre costante, l’altro con il stomaco che mostra idiosincrasia alle verdure, il sottoscritto con un principio di tonsillite. Insomma… la famiglia Schifo ha colpito ancora! In questa fase di amarezza totale a farne le spese è stato, tra le altre cose, anche Kikkopolis. Una luce tra le tenebre: Ikaruga! Già giocato su Dreamcast e su Gamecube, l’ultima incarnazione per Xbox 360 è la quintessenza dello sparatutto a scorrimento verticale. Una droga. Un’esperienza mistica che tutti coloro che hanno un minimo interesse nei videogiochi dovrebbero provare. È proprio vero che le idee semplici, alla fin fine, sono sempre quelle che funzionano meglio.

martedì 8 aprile 2008

Chiedo asilo

A volte mi succede di spegnere i sensi. Così… in momenti decisamente casuali, proprio com’è capitato poc’anzi. Sono pochi attimi, non più di qualche decina di secondi, nei quali la percezione materiale del mondo si disattiva. È un po’ come uscire dal corpo e ritrovarsi in un’impalpabile dimensione parallela, nella quale si susseguono pensieri e sensazioni a velocità vorticosa. Credo sia la cosa più prossima al cliché della vita che, al momento del gesto ultimo, ti passa tutta davanti agli occhi. Una volta ripresa coscienza di me, quello che resta non è il ricordo vivo della “visione”, ma piccoli spot confusi in un universo di colori. In questo momento, tutto quello che ho da raccontarvi è l’immagine di mia figlia questa mattina mentre indossa il grembiule dell’asilo e la medesima del sottoscritto 33 anni fa, con addosso un paio di pantaloni rossi. Un lettino su campo giallo: questo era il mio simbolo identificativo... l’avevo totalmente rimosso. Qual è il segreto per riportare alla mente i ricordi piacevoli sopiti nel cervello? Ma soprattutto, quale invece il trucco per rimuovere le esperienze dolorose? Telefonare ore pasti, thankz!

sabato 5 aprile 2008

Il ritiro del Milan

Girando sui blog altrui si trovano cagate indicibili, come questa che vi riporto integralmente. Non so voi, ma io ho riso per una giornata intera, purtroppo anche con una punta di amarezza inside.

ORE 7.00: Suona il telefono della stanza di Ancelotti. E’ la video-sveglia telefonica, con le immagini a tutto volume di Galliani che esulta dopo un gol del Milan.
ORE 7.12: Ancelotti si riprende daltraumatico risveglio e si veste.
ORE 8.00: Consueta colazione mattutina. Pato e Paloschi vengono accomodati sul seggiolone mentre a Favalli e Serginho vengono restituite le dentiere messe a bagno la notte precedente.
ORE 8.05: Ronaldo avverte una fitta al polso sinistro mentre solleva la tazzina del caffè: il medico sociale fascia l’arto e prescrive una diagnosi di 10-12 giorni.
ORE 9.00: I rossoneri raggiungono il campo di allenamento. Durante il tragitto Dida, colpito da una pigna staccatasi da un albero, stramazza al suolo.
ORE 9.15: Corsetta leggera d’allenamento. Cafù chiede ed ottiene il deambulatore.
ORE 10.00: Gara amichevole contro la squadra amatoriale locale della Virtus Sanfatucchio. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino l’ottantacinquenne portiere di casa è costretto a giocare la gara seduto.
ORE 10.01: Dopo la classica stretta di mano d’inizio gara Ronaldo avverte un forte dolore alla mano destra: il medico sociale fascia l’arto e prescrive una diagnosi di un mese.ORE 10.02: Al braccio sinistro di Favalli viene applicata una flebo.
ORE 10.03: A bordo campo un ragazzino si lascia sfuggire un aquilone che va a sbattere contro la testa di Dida: il portiere cade a terra esanime.
ORE 11.00: Il primo tempo termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino il portiere locale viene costretto a giocare bendato.
ORE 11.05: Pato, colpito duro da un avversario, esce dal campo imbronciato portandosi via il pallone.
ORE 11.45: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare un mini terzo tempo mentre il portiere locale viene legato ed imbavagliato.
ORE 12.00: Favalli cade a terra privo di sensi.
ORE 12.01: Cafù cade a terra privo di sensi.
ORE 12.02: Serginho cade a terra privo di sensi.ORE 12.10: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare un mini quarto tempo mentre il portiere locale viene stordito con una scarica elettrica.
ORE 12.25: Inzaghi cade a terra privo di sensi.
ORE 12.26: Emerson cade a terra privo di sensi.
ORE 12.27: Ronaldo cade a terra privo di sensi, rompendosi entrambe le caviglie: il medico sociale fascia entrambi gli arti e prescrive una diagnosi di quattro mesi.
ORE 12.35: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare i calci di rigore mentre il portiere locale viene rapito dall’anonima sequestri.
ORE 12.36: Gilardino sbaglia il primo rigore.
ORE 12.37: Gilardino sbaglia il secondo rigore.
ORE 12.38: Gilardino sbaglia il terzo rigore.
ORE 12.39: Gilardino sbaglia il quarto rigore.
ORE 12.40: Gilardino sbaglia il quinto rigore.
ORE 12.41: Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di avanzare il dischetto del rigore di 10 metri.
ORE 12.42: Gilardino segna il sesto e decisivo rigore. Galliani invade il campo e corre ad abbracciare Dida, che si accascia a terra svenuto.
ORE 13.02: Berlusconi telefona ad Ancelotti per segnalare che, più che un albero di Natale, il modulo della squadra sembra un presepe con le belle statuine.
ORE 13.30: Ritorno in albergo per il pranzo. Kaka intervistato da un giornalista nell’atrio dichiara la propria stima per il presidente del Real Madrid Calderon.
ORE 13.35: Il quotidiano locale pubblica un’edizione straordinaria secondo cui Kaka vorrebbe andare al Real Madrid.
ORE 13.40: Le agenzie di stampa internazionali danno per certo il passaggio di Kaka alle merengues.
ORE 13.45: Intervistato dalle TV Spagnole Calderon dichiara che il Brasiliano ha firmato un accordo quinquennale.
ORE 13.50: Berlusconi chiama Kaka e gli aumenta l’ingaggio.
ORE 13.55: Kaka dichiara alla stampa: al Milan sto bene, nessun Presidente è come Berlusconi.
ORE 14.35: Gattuso azzanna il maitre che stava fischiettando “pazza inter amala”.
ORE 14.36: Ambrosini solleva uno striscione offensivo nei confronti del maitre “la bottiglia mettila nel c*lo”
ORE 14.37: Il maitre va in cucina ed esegue l’ordine.
ORE 14.38: Il maitre torna in sala e serve da bere al tavolo di Ronaldo.
ORE 14.39: Appena finito di bere Ronaldo avverte dolori lancinanti allo stomaco: il medico sociale applica un’abbondante fasciatura attorno alla vita del giocatore e prescrive una diagnosi di un anno.
ORE 14.45: Finito di pranzare Pirlo rolla una canna.
ORE 15.02: Pato e Paloschi si sfidano alla playstation con “Pro Evolution Soccer 7”.
ORE 15.07: Alla fine del primo tempo scoppia un violento litigio tra i due per via di un fallo non ravvisato dal direttore di gara: Paloschi furioso getta via il joystick che va a sbattere sulla spalla destra di Dida. Il portierone Brasiliano viene condotto urgentemente in sala rianimazione.
ORE 16.00: Sessione di allenamento pomeridiana. Digao e Ba vengono aggregati al gruppo “bocciofili”.
ORE 16.30: Gara amichevole a ranghi misti. Pellegatti si insinua negli spogliatoi per strappare una battuta ai campioni del mondo prima del big-match.
ORE 16.57: Durante la gara Nesta si imbatte in Aubameyang e si ferma per presentarsi.
ORE 18.12: La doccia troppo bollente causa a Ronaldo un violento arrossamento ai glutei: il medico sociale applica un’abbondante fasciatura e prescrive una diagnosi di 4 anni.
ORE 18.15: Spielberg telefona ad Ancelotti chiedendo il permesso di utilizzare il Fenomeno come controfigura nel seguito de “La Mummia”.
ORE 18.35: All’uscita dal campo Kaka, intervistato da un giornalista, dichiara di adorare il clima che si respira al Bernabeu.ORE 18.40: Il quotidiano locale pubblica un’edizione straordinaria secondo cui Kaka vorrebbe andare al Real Madrid.
ORE 18.45: Le agenzie di stampa internazionali danno per certo il passaggio di Kaka alle merengues.
ORE 18.50: Intervistato dalle TV Spagnole Calderon dichiara che il Brasiliano ha già trovato casa nella capitale Spagnola.
ORE 18.55: Berlusconi chiama Kaka e gli aumenta l’ingaggio.
ORE 19.00: Kaka dichiara alla stampa: al Milan sto bene, nessuno stadio è come San Siro.
ORE 20.30: Dopo cena vengono concesse ai giocatori un paio d’ore di permesso: Pato e Paloschi si dirigono al Luna Park accompagnati da Fiori e Favalli.
ORE 20.45: Un tifoso rossonero saluta Dida dandogli un’amichevole pacca sulla spalla, il portiere fa per rincorrerlo ma dopo pochi passi stramazza a terra in fin di vita: tempestivo l’intervento di Inzaghi che lo rianima attraverso la respirazione bocca a bocca.
ORE 21.00: Pressato dai giornalisti Galliani svela che il nome nuovo dei rossoneri per la stagione successiva sarà Marco Van Basten.ORE 21.01: Ancelotti si dice seccato per essere stato scaricato anzitempo.
ORE 21.02: Galliani chiarisce che l’Olandese andrà ad infoltire il reparto offensivo.
ORE 21.03: Ancelotti si dichiara soddisfatto di poter contare su un altro grande campione.
ORE 22.30: Paloschi rientra in albergo piangendo perché Favalli si è rifiutato di comprargli lo zucchero filato.
ORE 22.45: Tutti a dormire. Pato viene adagiato nel box, Ronaldo nella cripta.
ORE 01.00: Kaka sveglia l’intero albergo chiedendo soccorso immediato: Pellegatti in mutande e giarrettiera si è infilato nel suo letto implorandolo di rinunciare alla castità.

martedì 1 aprile 2008

La nota sul cuore

Da qualche tempo sono solito lavorare ascoltando una radio particolarmente sfiziosa e dalla selezione ricercata. Si tratta di Radio X-Over che, come dice lo strillo nel cuore della homepage, "è la prima web radio italiana a fornire un servizio interattivo di informazioni su concerti, iniziative ed eventi tramite un calendario grafico di immediata lettura. Interattivo perchè tutti gli utenti del sito possono segnalare eventi e concerti in maniera semplice e veloce". Una gran bella idea, non c'è che dire. Il sito peraltro tratta a 360° il mondo dell'arte musicale, parlando diffusamente sia di alta fedeltà, che dei possibili incroci tra pittura, letteratura e musica.
La selezione musicale è ottima: si passa da ogni forma di jazz (prevalentemente caldo, ma non solo), alla fusion, al R&B, per concludere sovente con alcune divagazioni nel rock dei Dream Teather e musicisti affini. Radio X-Over, insomma, è diventata l'ottimo sottofondo sia per le mie giornate lavorative, sia per le serate contemplative, quando un buon scotch d'annata deve scaldare lo stomaco, mentre la musica deve scaldare il cuore.

lunedì 31 marzo 2008

I jappo non ce la fanno - fase 3

Un classico senza tempo!

venerdì 28 marzo 2008

Giulia Hero III

Quella che si dice una figlia predestinata...



giovedì 27 marzo 2008

I jappo non ce la fanno - fase 2

Un cartone animato per insegnare ai bimbi con gli occhi a mandorla il corretto uso della tazza in uno dei momenti topici della giornata. Se qualcuno sapesse dove trovare il maniglione giallo che si vede a fine filmato non esiti a contattarmi... l'oblò della mia lavatrice non vi ringrazierebbe mai abbastanza!

I jappo non ce la fanno - fase 1

Giacchè m'imbatto sovente in filmati particolarmente imbecilli provenienti dalla terra del sushi e del Sol Levante, mi sono detto: perchè non condividerli con quei quattro pirletta che frequentano il mio inutile blog? Detto, fatto.
Cominciamo con questo programma televisivo, che fa del risveglio delicato e garbato la propria ragion d'essere.

mercoledì 26 marzo 2008

36

Compiere gli anni in pieno inizio di primavera è una cosa alquanto fica, anzichenò. Il mondo si risveglia dal torpore invernale, i fiori sbocciano copiosi, gli alberi si ripopolano di volatili di ogni tipo e i primi raggi di sole illuminano già la giornata al momento di alzare la tapparella. L’unica punta di amarezza è la consapevolezza che fino a qualche tempo fa affrontavo il 26 marzo sentendomi un anno più grande, mentre ora mi sento solo un anno più vecchio. Un mio carissimo amico mi ha scritto “Tanti auguri… ormai hai l’età giusta per giocare nel Milan!”. Attendo fiducioso una telefonata dallo zio Fester…

lunedì 24 marzo 2008

Sepolcro microbico

Quando Nostro Signore Gesu Cristo è risorto doveva stare proprio bene. Voglio dire... nonstante un po' di mal di schiena a causa di un paio di giorni passati sdraiato sull'umida roccia, per il resto non credo abbia avuto grandi problemi da punto di vista fisico. D'altronde doveva dare la migliore immagine di sè in quanto risorto e, a parte le piaghe dei chiodi e del costato, il tono generale del corpo era senz'altro ottimale. Riesco quasi a immaginarmelo, Lui, che si alza, si stiracchia un attimo, sposta il masso che chiude il sepolcro, gode del calore del primo sole mattutino sulla faccia (pulita e profumata) e esclama "cià vah... andiamo a redimere il mondo!". Insomma... secondo me fisicamente Cristo stava proprio alla grande, e vorrei ben vedere! Di contro, io e la mia famiglia abbiamo passato una Pasqua da far defecare le scrofe. Ovviamente la causa di tutto sono i figli, veri e propri untori della vita del sottoscritto in questo inizio millennio. Manca solo che si prendano la peste bubbonica e la propaghino per tutto il condominio, poi l'opera sarebbe completa. Come sono solito dire, per vincere una guerra basterebbe lanciare un po' di bambini da un B52 e aspettare. Se avete figli capite benissimo, se non li avete tenete a mente questo post come monito. Non c'è antibiotico che tenga, ve l'assicuro!

venerdì 21 marzo 2008

Red Pamela…

…ovvero il cocktail per tutte le occasioni. Come una buona parte delle invenzioni, anche il Red Pamela nasce per caso, frutto dell’intuizione del momento. Dovevo preparare un aperitivo volante, arrangiandomi con le cose che avevo in casa. Ovviamente la tecnica “tira fuori tutto e mescola a caso” è sempre la migliore in questi frangenti. Il risultato è un cocktail particolarmente fresco e sfizioso, da bere rigorosamente dopo un paio d’ore di decantazione in frigorifero. Se avete voglia, provateci… non ve ne pentirete.

Per preparare un Red Pamela come si deve è sufficiente mescolare gli ingredienti secondo queste proporzioni:

4/10 Fanta (possibilmente rossa)

2/10 Vodka alla pesca

2/10 Succo d'ananas

1/10 Campari

1/10 Limoncé (o un limoncello qualsiasi)

Cìò che si ottiene è un cocktail moderatamente alcolico, dal sapore particolarmente fruttato. Se dovesse sembrarvi troppo forte, è sufficiente togliere una porzione alla vodka e aggiungere un’uguale quantità di Fanta, così da rendere il tutto un po’ più fruibile anche da chi non è uso ubriacarsi tutte le sere.

No signs allowed


Questo non è il Giappone, invece. È una foto fatta direttamente dentro Andrea Babich, il mio personale dispenser quotidiano di cultura assortita.

giovedì 20 marzo 2008

Il tubero perfetto

La patata. Dai... a chi non piace la patata? Il tubero dei tuberi è il fine ultimo, la suprema sublimazione del gastronauta e del grezzismo culinario. La patata va su tutto e con tutto: è l'esaltazione della cucina povera, del mangiare casereccio, della terra che produce. Come potremmo mai vivere senza la patata? Fritta, al cartoccio, trifolata o lessa, poco importa. E allora, perchè non dedicare un misero minuto della nostra vita a celebrare questo punto fermo della nostra esistenza?

A voice to dream

A volte basta poco per rendere docile una giornata nervosa. Anche una semplice canzone, cantata con garbo e voce celestiale. Le corde vocali di Marie Digby, una giovanissima cantante che si sta facendo le ossa su youtube prima del "grande passo", sono proprio quello che serve allo scopo. Tra l'altro, oltre a deliziare l'udito, la figliola è pure alquanto gradevole alla vista. Best wishes, Marie Digby!

mercoledì 19 marzo 2008

Ci proviamo, dai...

Sarà per moda? O forse per la latente voglia di esibizionismo nascosta in ciascuno di noi? O forse solo per trovare un metodo facile e veloce per condividere un po' di belle cose con le persone alle quali sono legato, e con le quali però non c'è mai il tempo della frequentazione, anche solo per una telefonata fugace? Vabbè... ci proviamo. Nonostante la pigrizia. Nonostante il logorio della vita moderna. Nonostante il Cinar.