venerdì 26 settembre 2008

Il cuore nella pentola (antiaderente)

Io non so cucinare.
Sono sempre stato uno di quelli che prefersce stare con le gambe sotto al tavolo e la forchetta in mano, nell'attesa che chiunque si trovi ai fornelli produca cibo per il mio manducare. Non che non mi piacerebbe saperlo fare... è solo una questione di sacra pigrizia. La sopravvivenza è garantita comunque da un forno a microonde tuttofare e dalla consapevolezza di saper scaldare una bistecca sulla piastra o di poter maneggiare uno scolapasta senza lasciarci le dita.
Pigrizia, dicevo. Forse anche per colpa del mio precedente lavoro da negoziante, che non lasciava spazio a null'altro che al sudore della fronte e alla stanchezza assassina del sabato sera o delle domeniche dicembrine.

Però... ultimamente qualcosa è cambiato.

Mi metto ai fornelli con piacere. Cerco di combinare qualcosa di più elaborato di un semplice uovo alla coque. Tento di incrociare sapori e sperimentare semplici combinazioni di pietanze. Il tutto sotto l'occhio un po' vigile, un po' compiaciuto e un po' commiserevole di mia moglie, che mi fa da mentore e tenta di spornarmi in questa nuova passione. E, alla fin fine, fa nulla se l'ultimo tentativo di omelette è terminato con amarezza sul pavimento della cucina per una manovra elefantiaca del sottoscritto. Come detto, io non so cucinare. Ma almeno ci sto provando, e questo mi diverte assai.

Se qualcuno volesse presentarsi per cena, si ricordi di portare con sé il digestivo e qualche taumaturgica pastiglia di Malox.

1 commento:

Enrico-BonoBox-BullsEye ha detto...

sisisi

ti spaccavi proprio la schiena in negozio!!!

ma va vava