domenica 31 agosto 2008

Are you somewhere feeling lonely?

Non so se avete mai avuto un amico di penna. Io sì, ai tempi delle medie e del liceo. Si trattava, a dirla tutta, di un'amica. Heather Harelip, felicemente cresciuta a Gentryville, un piccolo paesino dell'Indiana a un paio d'ore di macchina da Indianapolis. Fa parte di quelle esperienze che ti porti dietro sempre, anche quando si esauriscono spegnendosi dolcemente in quel passaggio tra la pubertà e l'età adulta, dove tutto cambia così vorticosamente che ogni mattina ti svegli con una faccia completamente diversa da quella con la quale sei andato a dormire. Ogni tanto Heather mi torna alla mente. Non solo lei, ma anche tutte le promesse vane che ci siamo fatte e ripetute negli anni, di come sarebbe stato meraviglioso incontrarsi e magari far nascere qualcosa. L'indirizzo è perso e ogni ricerca nella Rete tentata ciclicamente (da Google a Facebook) si è sempre rivelata vana. Io non demordo comunque... per lo meno, grazie a Google Maps, ho potuto farmi una piccola idea di dove finissero le mie lettere e che cosa lei intendesse quando mi confidava che avrebbe voluto andarsene il più in fretta possibile da un paese abitato da "dead men".

venerdì 8 agosto 2008

Un nuovo giorno, un giorno nuovo

C'è una cosa che cerco sempre di fare quando mi sveglio al mattino, e cioè di predispormi aperto alle cose nuove. C'è sempre almeno un momento della giornata che deraglia dalla normale routine e che più essere foriero di opportunità, di regali inaspettati, di arricchimento. Che poi - per carità! - mica detto che debba essere per forza originato da uno spunto impegnato, vedi il freak che non impegna. Saperlo cogliere non è sempre facile, ma mettersi fin dalla prima colazione nella forma mentale di abbracciarlo senza compromessi è un primo passo verso il buon vivere. E allora "bentornato a questo sole, nelle camere di tutto il mondo..."

ps: Ultimo giorno di lavoro... una settimana da dedicare alla famiglia, al riposo e (finalmente) anche a questo piccolo spazio vitale.